Gli Chef di RavennaFood per i ragazzi della Fondazione!
Nel mese di settembre, gli Chef di RavennaFood avvieranno 4 corsi di cucina intensivi rivolti ai ragazzi delle comunità di Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo.
L’attività si inserisce all’interno dei progetti di reinserimento sociale e lavorativo organizzati dalla Fondazione. In questo contesto, il Villaggio del Fanciullo ha attivato una significativa collaborazione con RavennaFood, allo scopo di offrire reali opportunità di formazione professionalizzante agli ospiti della struttura che, una volta usciti dal loro percorso terapeutico, potranno utilizzare le competenze acquisite, altamente spendibili nel mercato del lavoro.
Il Progetto "RavennaFood" è l’estensione locale di “CheftoChef emiliaromagnacuochi” la prima realtà aggregata in una città capoluogo per promuovere la qualità gastronomica. Il gruppo è formato da una ventina di attori primari (cuochi, produttori “virtuosi”, gastronomi), aperti ad altre professionalità determinanti per poter innovare davvero: medici nutraceutici, comunicatori, formatori, ricercatori.
Gli chef che ne fanno parte, le trattorie e pizzerie di qualità, le gelaterie e le caffetterie, si impegnano a rispettare i fondamenti di CheftoChef, quindi ad essere trasparenti nella presentazione dei piatti “dichiarando” i prodotti e i produttori, con l’intento di non sprecare e utilizzare al massimo la biodegradabilità.
I quattro chef coinvolti nel progetto sono Sabatino Restuccia di Eventi Catering, Davide Zanetti del Fantini Club, Raffaele Parisi del Ristorante Camping Rivaverde “da Olivia e Raffaele” e Mattia Borroni del Ristorante Alexander.
“Questo corso è veramente significativo per i nostri ragazzi – sottolinea Patrizio Lamonaca, direttore della Fondazione -: per noi è fondamentale erogare loro corsi di formazione professionalizzante durante la permanenza in comunità. Devo inoltre aggiungere che, nonostante il difficile momento legato all’emergenza mondiale legata al Covid-19, la Fondazione non si è mai fermata, continuando ad aiutare tanti ragazzi, sia giovani adulti che minori”.
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