Al Villaggio del Fanciullo “Thioro: Un cappuccetto rosso senegalese” all’interno dell’iniziativa “Noi, per il Senegal” evento di presentazione dei progetti umanitari che la Fondazione porta avanti da anni nella Regione della Casamance, Sud del Senegal.
Mercoledì 12 giugno alle ore 17 in via del Pino 102-104 a Ponte Nuovo la Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo, in collaborazione con il Comune di Ravenna e la Regione Emilia Romagna, ha organizzato l'evento gratuito “Noi, per il Senegal” che ha visto protagonisti gli attori del Teatro delle Albe, Accademia Perduta, Romagna Teatri e Ker Theatre Mandiaye N’Diaye che porteranno in scena il famoso spettacolo “Thioro: Un cappuccetto rosso senegalese”. La serata sarà ricca di contenuti che ci faranno sorridere ma anche pensare. Dopo lo spettacolo il Direttore della Fondazione, Patrizio Lamonaca, ha presentato i progetti internazionali che la Fondazione porta avanti da diversi anni. Sono intervenuti: Mirella Orlandi Responsabile Cooperazione Internazionale della Regione Emilia Romagna, Ouidad Bakkali Assessore con deleghe in pubblica istruzione e infanzia, istruzione superiore, formazione professionale, università, politiche europee, cooperazione internazionale, politiche e cultura di genere, Fatou Boro Lo presidente dell’Associazione Jappo e Ndiogou Diallo presidente dell’Associazione dei Senegalesi di Ravenna (ASRA). Un ospite speciale, il Sindaco di Oukout, Insa Himbane, ha preso parte alla manifestazione portando la sua testimonianza e la volontà di continuare a collaborare con la Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo.
La piacevole serata si è conclusa con un buffet gratuito cucinato dalle donne senegalesi dell’associazione ASRA e con l’assaggio di bevande tipiche di quelle zone.
E' stata inoltre esposta una bellissima mostra intitolata “Kumbo Kumbò” che ritrae momenti di vita molto suggestivi delle popolazioni dei Villaggi della Regione della Casamance. Le foto sono state scattate dal fotografo Sebastiano Fadelli.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Ravenna e con il contributo della Regione Emilia Romagna.
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